1. Mai Demonstration Zürich
Eccoci qui, compagni e amici, riuniti in un piovoso Primo Maggio a Zurigo per manifestare per i nostri diritti. Il freddo non ci scoraggia, perché la nostra determinazione è come l'acqua piovana: incontenibile e incessante.
Ricordo un Primo Maggio di tanti anni fa, quando ero solo un ragazzino timido e inesperto. Mi ero unito al corteo per curiosità, trascinato dall'entusiasmo della folla. Inizialmente, ero un po' spaventato dalla grandezza e dall'intensità della manifestazione, ma con il passare delle ore, l'aria si è fatta più leggera, i canti più forti e il mio cuore più coraggioso.
Da quel giorno, il Primo Maggio è diventato un appuntamento imperdibile per me. È un giorno in cui mi sento parte di qualcosa di più grande, una comunità di persone unite da ideali comuni. È una giornata di lotta, ma anche di festa, perché il primo maggio è un giorno di speranza, un giorno in cui sappiamo che possiamo cambiare le cose.
E oggi, più che mai, abbiamo bisogno di sperare e di lottare. Il mondo è in subbuglio, le disuguaglianze sociali si stanno ampliando e la democrazia è sotto attacco. Ma noi non ci arrendiamo. Noi siamo il popolo, noi siamo la maggioranza, e noi continueremo a lottare per la giustizia sociale, la pace e la libertà.
Perché un giorno, riusciremo a costruire un mondo migliore, un mondo in cui tutti abbiano le stesse opportunità, un mondo in cui la pace sia la norma e in cui la libertà sia un diritto inalienabile.
E allora, compagni e amici, alziamo la testa e cantiamo a gran voce: "L'Internazionale sarà del genere umano!"