Il 3 ottobre è una data che ogni italiano dovrebbe conoscere. Il 3 ottobre 1982 quattro ragazzi innocenti sono stati uccisi dalle pallottole delle forze dell'ordine italiane a Palermo: Rosario Di Salvo, Salvatore Traina, Filippo La Colla e Angelo Algeri. Un episodio drammatico che ha scosso l'Italia intera e che ha aperto una profonda ferita nel nostro Paese.
In quel giorno, un gruppo di giovani si era riunito in un circolo della città per discutere di politica e attualità. Improvvisamente, una volante della polizia è arrivata e ha cominciato a sparare sui ragazzi. I colpi hanno ucciso quattro di loro e ne hanno feriti altri. Gli agenti hanno aperto il fuoco senza alcuna ragione, senza un perché. Si tratta di un fatto gravissimo, che ha violato i diritti fondamentali di quei giovani.
L'uccisione dei ragazzi di Palermo è stata una tragedia immane, un atto di violenza gratuita che ha colpito tutta l'Italia. La morte di quattro giovani innocenti ha scosso le coscienze di tutti e ha portato a una profonda riflessione sul ruolo delle forze dell'ordine e sullo stato della giustizia nel nostro Paese.
In memoria di quella tragedia, ogni anno il 3 ottobre si celebra la Giornata nazionale dei diritti civili. In questa giornata, si ricordano le vittime delle stragi di mafia e di tutte le altre violenze che hanno colpito il nostro Paese. E si ribadisce l'importanza della legalità, della giustizia e del rispetto dei diritti fondamentali.
Perché ricordare il 3 ottobre?Il 3 ottobre è una data che non dobbiamo dimenticare. È una data che ci ricorda il sacrificio di quattro giovani innocenti e che ci insegna l'importanza di lottare sempre per la giustizia e la libertà.