Per la prima volta nella mia carriera ho preso una squalifica. In tutti questi anni di calcio professionistico, non mi era mai capitato nulla del genere. Mi sento quindi un po' sciocco, ma allo stesso tempo posso anche capire la decisione presa dal giudice sportivo.
Era una partita molto importante contro il Napoli e siamo stati sconfitti nettamente. Io, che sono un difensore, ho commesso un fallo grave su Lorenzo Insigne, che ha portato alla sua espulsione. Non ho voluto fare male al mio avversario, ma ho agito d'istinto e ho sbagliato.
Dopo la partita, sono stato molto arrabbiato con me stesso. Sapevo di aver danneggiato la mia squadra e di aver deluso i miei tifosi. Ho chiesto scusa a tutti, sia ai miei compagni di squadra che al pubblico. Sono anche andato a salutare Insigne, per sincerarmi che stesse bene.
Ora che è passata qualche settimana, inizio a elaborare l'accaduto. Mi rendo conto che ho sbagliato, ma non sono una persona cattiva. Sono un calciatore che ha commesso un errore. Spero che i tifosi possano capire e perdonarmi.
La squalifica mi darà il tempo di riflettere sul mio comportamento. Voglio tornare in campo più forte e più determinato di prima. Voglio dimostrare a tutti che sono un buon calciatore e che posso fare la differenza per la mia squadra.
Nel frattempo, mi allenerò duramente e lavorerò per migliorare il mio gioco. Tornerò più forte che mai, ve lo prometto.