ADI: Ma non solo




Grazie alla globalizzazione oggi possiamo acquistare il pesce fresco e nello stesso momento vedere i camion che ci portano il sale dall’India per i nostri inverni, oppure andare dal dottore e scoprire che il farmaco che ci prescrive viene prodotto dall’altra parte del mondo.
Questo ci da grandi opportunità ma anche grandi rischi, il cibo che mangiamo è controllato da leggi e controlli di qualità mentre molte altre cose che entrano in contatto con il nostro corpo no, e tra queste ci sono anche i cosmetici.
Da una ricerca del 2004 condotta dall’Unione Europea è emerso che circa il 50% degli ingredienti utilizzati nei cosmetici non sono mai stati testati per la sicurezza.
Per ovviare a questo problema l’Unione Europea ha creato il proprio ente di controllo (il SCCS) che ha il compito di valutare i prodotti e gli ingredienti cosmetici e di emettere delle linee guida per la loro sicurezza (vedi regolamento CE N. 1223/2009).
Per molti prodotti cosmetici sono previsti limiti di utilizzo massimo, mentre per altri, che il SCCS ha ritenuto più dannosi, è stato stabilito un limite di esposizione giornaliero che è definito come ADI (Acceptable Daily Intake).
La decisione di imporre limiti ai cosmetici è stata presa sulla base del principio di precauzione, che serve a proteggere la salute dei consumatori anche in presenza di incertezze scientifiche circa la reale pericolosità di un ingrediente.
Però il criterio della precauzione non è facile da gestire, poiché non è mai facile stabilire qual è il livello di protezione necessario ed applicabile a tutta la popolazione.
La maggioranza dei prodotti cosmetici presenti in commercio contengono una miscela di ingredienti che secondo le direttive europee non dovrebbero contenere sostanze che in base ai dati scientifici attualmente disponibili a fine 2009 possono essere assorbite in quantità pericolosa dalla pelle o dalle mucose e che possono anche essere tossiche, cancerogene, mutageni o tossiche per la riproduzione umana.
Ma ci sono dei prodotti che sono particolarmente attenti alla sicurezza, come quelli biologici, che sono soggetti ad una regolamentazione che esclude l’utilizzo di molte delle sostanze dannose presenti nei prodotti convenzionali.
La normativa sui cosmetici biologici prevede infatti l’utilizzo di ingredienti di origine naturale e la rinuncia a conservanti e coloranti chimici.
I cosmetici biologici sono soggetti a rigorose verifiche e certificazioni che garantiscono la loro sicurezza e la loro qualità.
Quindi la scelta di utilizzare cosmetici biologici è una scelta sicura per la nostra salute e per l’ambiente.
Ma non è l’unica scelta, infatti negli ultimi anni sono nati molti brand di cosmetici che pur non essendo biologici utilizzano ingredienti naturali e limitano l’utilizzo di sostanze nocive.
La cosa importante è fare attenzione a quello che si acquista e leggere attentamente le etichette.
La nostra pelle è importante e dobbiamo aver cura di lei.