Ajatollah Ali Khamenei
L'Ayatollah Ali Khamenei è nato il 17 luglio 1939 a Mashhad, in Iran. È un chierico e politico iraniano che ricopre la carica di Guida suprema dell'Iran dal 1989.
Khamenei è una figura controversa, criticata da alcuni per i suoi precedenti in materia di diritti umani e per il suo sostegno al regime di Assad in Siria. È anche accusato di aver represso il dissenso in Iran e di aver limitato la libertà di stampa e di espressione.
Tuttavia, Khamenei è considerato da molti una figura importante nell'Islam sciita e un leader stimato nel mondo musulmano. È noto per le sue opinioni antiamericane e per il suo sostegno alla resistenza palestinese. È anche un forte sostenitore del nucleare iraniano.
Khamenei è una figura complessa e controversa. È sia amato che odiato, e il suo retaggio probabilmente sarà dibattuto per molti anni a venire.
Vita e carriera
Khamenei è nato in una famiglia religiosa a Mashhad, in Iran. Suo padre era un noto religioso e studioso sciita che fu giustiziato dallo Scià nel 1952. Khamenei studiò legge e teologia islamica a Najaf e Qom.
Dopo la Rivoluzione islamica del 1979, Khamenei divenne uno stretto alleato dell'ayatollah Ruhollah Khomeini, leader della rivoluzione. Khamenei ha ricoperto numerosi incarichi di governo, tra cui presidente del Parlamento iraniano dal 1980 al 1988.
Nel 1989, dopo la morte di Khomeini, Khamenei fu eletto Guida suprema dall'Assemblea degli esperti. In qualità di Guida suprema, Khamenei è il capo di stato dell'Iran ed è la massima autorità politica e religiosa del Paese.
Visioni politiche e religiose
Khamenei è un conservatore profondamente religioso. È un forte sostenitore della legge islamica ed è critico nei confronti dell'Occidente. Khamenei è anche un antiamericano convinto e ha chiesto più volte la distruzione di Israele.
In politica estera, Khamenei è un forte sostenitore dell'Asse della Resistenza, una coalizione di gruppi che si oppongono a Israele e agli Stati Uniti. È anche un forte sostenitore del programma nucleare iraniano, ritenendo che sia necessario per la difesa dell’Iran.
Controversie e critiche
Khamenei è una figura controversa, criticata da alcuni per i suoi precedenti in materia di diritti umani e per il suo sostegno al regime di Assad in Siria. È anche accusato di aver represso il dissenso in Iran e di aver limitato la libertà di stampa e di espressione.
In particolare, Khamenei è stato criticato per il suo ruolo nell'esecuzione di massa di prigionieri politici nel 1988. È stato anche criticato per la sua repressione delle proteste Verdi del 2009.
Nonostante le critiche, Khamenei resta una figura popolare in Iran. È visto da molti come un leader saggio ed esperto, che difende gli interessi dell'Iran nel mondo.