Alerte enlèvement Santiago




È un incubo che qualsiasi genitore vorrebbe evitare. Un figlio piccolo, appena nato, scompare senza lasciare traccia. È quanto accaduto a Santiago, un neonato prematuro di appena 17 giorni, rapito dall'ospedale di Bobigny, nella periferia nord-orientale di Parigi.
L'incubo ha avuto inizio nella notte tra lunedì 21 e martedì 22 ottobre, quando una donna si è presentata al reparto di neonatologia, fingendosi un'infermiera. Ha preso in braccio Santiago, dicendo che lo avrebbe portato a fare degli esami, e poi è scomparsa nel nulla. I genitori, rientrati in reparto dopo aver cenato, hanno dato l'allarme.
Immediatamente è scattata l'alerte enlèvement, un dispositivo di ricerca che viene attivato in Francia in caso di scomparsa di un minore. I media hanno diffuso le immagini del neonato e della presunta rapitrice, una donna di circa 25 anni, con i capelli neri e gli occhi scuri, che indossava un camice bianco.
La polizia ha setacciato la zona, controllando le telecamere di sorveglianza e interrogando i testimoni. Ma di Santiago nessuna traccia. L'incubo dei genitori è andato avanti per ore, fino a quando, nella serata di martedì, il procuratore di Bobigny ha deciso di revocare l'alerte enlèvement.
La decisione è stata presa perché gli inquirenti hanno scoperto che la donna che aveva rapito Santiago non era una sconosciuta, ma una persona vicina alla famiglia. Si tratta di una parente stretta dei genitori, che aveva precedenti penali per furto e aveva già avuto problemi con la legge in passato.
La donna è stata arrestata e portata in carcere. Ha ammesso di aver rapito Santiago, ma non ha fornito spiegazioni sul motivo del suo gesto. Il neonato è stato ritrovato sano e salvo nella casa della donna, ad Aulnay-sous-Bois, nella periferia nord-orientale di Parigi.
La vicenda ha scosso profondamente la comunità francese. Molte persone si sono chieste come fosse possibile che una donna con precedenti penali abbia potuto entrare indisturbata in un reparto di neonatologia e portare via un bambino. Le autorità hanno avviato un'inchiesta per accertare eventuali responsabilità.
Intanto, Santiago è tornato a casa dai suoi genitori. L'incubo è finito, ma il ricordo di quelle ore di angoscia resterà per sempre nel cuore dei suoi genitori.