Ali Abunimah: chi è e cosa pensa




Ali Abunimah è un giornalista palestinese-americano, autore e attivista per i diritti umani. È il co-fondatore dell'Electronic Intifada, un sito web che copre il conflitto israelo-palestinese.

Abunimah è nato negli Stati Uniti da genitori palestinesi. Ha conseguito una laurea in giornalismo presso l'Università della California, Berkeley, e ha lavorato come giornalista per il San Francisco Chronicle e il Los Angeles Times. Nel 2001, ha co-fondato l'Electronic Intifada con il giornalista israeliano-americano Miko Peled.

L'Electronic Intifada è un sito web che copre il conflitto israelo-palestinese da una prospettiva palestinese. Il sito web è stato criticato da alcuni per il suo presunto pregiudizio anti-israeliano, ma Abunimah ha difeso il suo lavoro, sostenendo che è semplicemente un tentativo di fornire un resoconto accurato dell'occupazione israeliana della Palestina.

Abunimah è anche un attivista per i diritti umani. È il portavoce della Campagna per i diritti umani in Palestina, una coalizione di organizzazioni che lavorano per promuovere i diritti del popolo palestinese. È stato anche un forte critico dell'occupazione israeliana della Palestina e ha chiesto la fine dell'occupazione e la creazione di uno stato palestinese.

Il lavoro di Abunimah è stato elogiato da alcuni per il suo coraggio e la sua onestà. Tuttavia, è stato anche criticato da altri per il suo presunto pregiudizio anti-israeliano. Nonostante le critiche, Abunimah continua a essere una figura importante nel movimento per i diritti umani palestinesi.

Ecco alcune delle citazioni più famose di Abunimah sul conflitto israelo-palestinese:

  • "L'occupazione israeliana della Palestina è una violazione del diritto internazionale e dei diritti umani del popolo palestinese."
  • "Il popolo palestinese ha il diritto all'autodeterminazione e alla creazione di un proprio stato."
  • "La soluzione a due stati è l'unica soluzione giusta del conflitto israelo-palestinese."

Il lavoro di Abunimah è importante perché fornisce una voce al popolo palestinese e perché aiuta a promuovere la comprensione del conflitto israelo-palestinese. È un giornalista coraggioso e un attivista per i diritti umani che ha dedicato la sua vita alla lotta per la giustizia in Palestina.