Am Großglockner erfroren




Mi trovavo sul Großglockner, la montagna più alta dell'Austria, quando ho visto il cartello che metteva in guardia dal freddo. "Ghiacciati fino all'osso", diceva. E aveva ragione.

Non ero vestito adeguatamente per il freddo. Avevo solo una giacca leggera e un paio di pantaloni. Non avevo nemmeno guanti o berretto. Sono andato avanti comunque, pensando che sarei andato bene.

Ma mi sbagliavo. Dopo circa un'ora di cammino, ho iniziato a sentire freddo. Le mie mani e i miei piedi erano gelati. Stavo tremando dappertutto.

Ho cercato di tornare sui miei passi, ma era troppo tardi. Ero già troppo lontano. Stavo per congelare.

Poi ho visto una luce. Era una baita. Sono corso verso di essa e ho bussato alla porta. Un uomo anziano mi ha aperto la porta.

"Entra", ha detto. "Sei fortunato ad aver trovato la mia baita. Sarebbe stato un disastro se fossi rimasto fuori nel freddo tutta la notte."

Sono entrato e mi sono seduto davanti al fuoco. Mi ha dato del tè caldo e una coperta. Mi sono addormentato quasi subito.

Mi sono svegliato la mattina dopo sentendomi molto meglio. L'uomo anziano mi ha dato degli abiti caldi e mi ha preparato la colazione.

Dopo aver mangiato, ho ringraziato l'uomo anziano per la sua gentilezza e sono partito. Sono tornato giù dalla montagna e sono arrivato alla mia macchina. Ero felice di essere vivo.

Ho imparato una lezione quel giorno. Non sottovalutare mai il potere del freddo. Anche se pensi di potercela fare, non correre rischi. Indossare sempre indumenti adeguati e portare sempre con sé una coperta e un modo per accendere un fuoco.

E se mai vi trovate sul Großglockner, fate attenzione al cartello che mette in guardia dal freddo. È lì per una ragione.