Attentato Parigi: un giorno che ha cambiato tutto




Era una sera come tante altre, il 13 novembre 2015. Io e i miei amici eravamo a cena in un ristorante nel cuore di Parigi. Ci stavamo divertendo, ridendo e chiacchierando, quando all'improvviso tutto è cambiato.

Abbiamo sentito un rumore forte, come un'esplosione. Ci siamo guardati intorno, attoniti. Poi abbiamo sentito altre esplosioni, sempre più forti. La gente ha iniziato a gridare e a correre. Noi siamo rimasti immobili, paralizzati dalla paura.

Non sapevamo cosa stesse succedendo. Siamo usciti dal ristorante e abbiamo visto il caos. C'erano ambulanze e macchine della polizia dappertutto. Abbiamo visto persone ferite e terrorizzate.

Ci siamo resi conto che c'era un attentato in corso. Non potevamo crederci. Parigi, la città dell'amore e delle luci, era sotto attacco. Abbiamo cercato di tornare a casa, ma le strade erano bloccate. Abbiamo dovuto camminare per ore, nel freddo e nel buio.

Quando finalmente siamo arrivati a casa, eravamo scossi e spaventati. Non riuscivamo a dormire. Non riuscivamo a smettere di pensare alle persone che avevano perso la vita.

L'attentato di Parigi è stato un giorno che ha cambiato tutto. Ci ha fatto capire che la violenza può colpire ovunque, in qualsiasi momento. Ci ha fatto capire che dobbiamo essere sempre vigili e che dobbiamo proteggere la nostra libertà e i nostri valori.

Ma l'attentato di Parigi ci ha anche fatto capire che siamo uniti. Che non ci arrenderemo al terrore. Che continueremo a vivere le nostre vite e a difendere i nostri valori.

Parigi, je suis avec toi.