Mi sono sempre chiesto come sarebbe il calcio se fosse una fiaba, dove i giocatori sono eroi e le squadre sono regni. Ebbene, la storia della Bambina Fiorentina-Monza è proprio una fiaba del genere.
Tutto ebbe inizio in una fredda giornata d'inverno a Firenze. Una giovane ragazza di nome Viola stava giocando a calcio nel parco quando vide un ragazzino più piccolo di lei che lottava con il pallone. Si avvicinò e gli offrì il suo aiuto, e presto stavano giocando insieme.
Il ragazzino si chiamava Monza, e veniva da una piccola città vicino a Milano. Era un attaccante talentuoso, ma era anche molto timido e insicuro. Viola lo incoraggiò e gli diede fiducia, e presto divennero migliori amici.
Man mano che crescevano, Viola e Monza continuarono a giocare a calcio insieme. Entrarono entrambi nelle rispettive squadre giovanili e presto divennero due dei migliori giocatori del loro campionato.
Un giorno, le due squadre si sfidarono in una partita molto importante. Viola e Monza erano entrambi titolari, e sapevano che era una partita che poteva cambiare le loro vite.
La partita fu combattuta per tutto il tempo, ma alla fine fu Monza a segnare il gol della vittoria. Fu un momento di grande gioia per lui e per tutta la sua squadra.
Dopo la partita, Viola si avvicinò a Monza e lo abbracciò. "Sono così orgogliosa di te", gli disse. "Sei il miglior giocatore che abbia mai incontrato".
Monza arrossì e sorrise. "Grazie", disse. "Non avrei potuto farlo senza di te".
E così, la Bambina Fiorentina e il Ragazzo Monzese continuarono a giocare a calcio insieme, e la loro storia d'amore divenne una leggenda.