Belotti!: Il gigante buono, dalla gavetta alla Nazionale




Un ragazzo "normale"

Dici Andrea Belotti e pensi subito al "Gallo". E in effetti, l'appellativo è decisamente azzeccato, vista la sua impetuosità in campo e la sua abilità negli scatti e nel gioco aereo. Ma dietro il nomignolo c'è un ragazzo semplice, "normale" (come ama definirsi lui stesso), figlio della gente comune, che ha costruito il suo successo con sacrificio e determinazione.

Nato a Calcinate, in provincia di Bergamo, il 20 dicembre 1993, Andrea è cresciuto a Gorlago, un piccolo paese nei dintorni, dove tuttora risiede.
"Sono un ragazzo di paese, sono cresciuto vicino a casa e sono sempre rimasto legato alle mie origini", racconta.
"Ho iniziato a giocare a calcio da bambino, nella squadra del mio paese, e da lì è iniziato tutto.
Non sono mai stato un talento precoce, ma ho sempre lavorato sodo e ci ho creduto".

Dalla gavetta alla Serie A

La gavetta di Belotti inizia nelle giovanili del Grumellese, una piccola squadra della provincia bergamasca.
Poi, nel 2011, il passaggio all'Albinoleffe, in Serie C2.
"All'Albinoleffe ho fatto un'esperienza fondamentale", dice.
"Ho imparato tanto, sia a livello tecnico che umano.
Ho avuto la fortuna di essere allenato da mister Colantuono, che mi ha insegnato molto".

Nel 2013, all'età di 20 anni, Belotti fa il grande salto e passa al Palermo, in Serie B.
"Il Palermo è stata una grande opportunità per me", racconta.
"Ho esordito in Serie B e ho segnato subito.
Da lì, è stato tutto un crescendo".

In effetti, il Palermo è la squadra che lancia Belotti nel grande calcio.
Con i rosanero, segna 23 gol in 36 partite, contribuendo alla promozione in Serie A.
Nel 2015, viene acquistato dal Torino, che ne fa uno dei punti fermi della squadra.
Con i granata, Belotti segna gol a raffica, diventando uno degli attaccanti più prolifici del campionato.

Il "Gallo" della Nazionale

Le prestazioni di Belotti non passano inosservate neanche al commissario tecnico della Nazionale, Antonio Conte.
Nel 2016, viene convocato per la prima volta in azzurro e segna subito il suo primo gol.
Da allora, Belotti è diventato una pedina fondamentale della Nazionale, contribuendo alla qualificazione all'Europeo 2016 e al Mondiale 2018.

"Vestire la maglia della Nazionale è un sogno che si realizza", dice.
"Sono orgoglioso di rappresentare il mio Paese e cerco sempre di dare il massimo".

Attaccante completo

Belotti è un attaccante completo, che unisce forza fisica, tecnica e senso del gol.
È abile nel gioco aereo, grazie alla sua stazza imponente (1,81 m), ma è anche dotato di una buona tecnica di base.
Sa dribblare, calciare con entrambi i piedi e ha un ottimo senso della posizione.

"Sono un attaccante che ama segnare", dice.
"Ma cerco sempre di dare il massimo anche in fase difensiva.
Il mio obiettivo è essere un punto di riferimento per la mia squadra".

Un ragazzo semplice

Nonostante il successo e la fama, Belotti è rimasto un ragazzo semplice e legato alle sue origini.
Vive ancora nel paese dove è cresciuto, con la sua famiglia e i suoi amici di sempre.
È un ragazzo che ama divertirsi, stare in compagnia e scherzare con i suoi compagni di squadra.

"Sono un ragazzo normale", dice.
"Amo giocare a calcio, ma ho anche tante altre passioni.
Mi piace stare con gli amici, andare al cinema, ascoltare musica.
Sono felice della vita che ho e non cambierei nulla".

Belotti è un grande tifoso dell'Atalanta.
  • Il suo piatto preferito è la pizza.
  • Ha una grande passione per la musica rap.
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