Benito Nonino




Un maestro dell'acquavite e un uomo di grande umanità
Benito Nonino, scomparso nel 2018, è stato un vero e proprio maestro dell'acquavite. Ha dedicato la sua vita alla produzione di grappa di alta qualità, contribuendo a far conoscere e apprezzare questo distillato in tutto il mondo.
Nonino è nato nel 1935 a Percoto, in provincia di Udine. Fin da giovane ha lavorato nell'azienda di famiglia, la Distilleria Nonino, fondata nel 1897. È stato proprio qui che ha appreso i segreti della distillazione e ha sviluppato la sua passione per la grappa.
Nel 1973 ha preso in mano la guida dell'azienda e ha iniziato a sperimentare nuove tecniche di produzione. È stato uno dei primi a utilizzare il metodo della distillazione discontinua in piccoli alambicchi di rame, che consente di ottenere un distillato più aromatico e strutturato.
Grazie alla sua passione e alla sua dedizione, Benito Nonino ha creato delle grappe uniche, apprezzate dai migliori sommelier e dai consumatori più esigenti. La sua grappa "ÙE" è diventata un'icona dell'eccellenza italiana, vincendo numerosi premi e riconoscimenti internazionali.
Ma Benito Nonino non era solo un grande produttore di acquavite. Era anche un uomo di grande umanità e generosità. Ha sempre creduto nell'importanza della cultura e della tradizione, e ha promosso iniziative a sostegno del territorio e della comunità locale.
Tra le sue iniziative più importanti c'è la Fondazione Benito Nonino, che ha l'obiettivo di valorizzare la cultura della grappa e dei distillati italiani. La Fondazione organizza ogni anno il Premio Nonino, che premia i migliori distillatori e i giovani talenti del settore.
Benito Nonino è stato un vero e proprio innovatore, che ha contribuito a trasformare la grappa da un semplice distillato di scarto a un prodotto di alta qualità, apprezzato in tutto il mondo. Ma è stato anche un uomo buono e generoso, che ha lasciato un'eredità importante per il territorio e per la comunità in cui ha vissuto.