Björn Höcke, il leader del partito di estrema destra Alternative für Deutschland (AfD), è una figura controversa nella politica tedesca. La sua retorica populista e le sue opinioni nazionaliste hanno attirato molti seguaci, ma hanno anche sollevato preoccupazioni tra coloro che vedono in lui una minaccia alla democrazia tedesca.
Höcke è nato nell'ex Germania Est nel 1972. Ha studiato storia all'Università di Jena e ha lavorato come insegnante prima di entrare in politica. Si è unito all'AfD nel 2013 ed è diventato rapidamente una figura di spicco nel partito. Nel 2015, è stato eletto al Parlamento tedesco e nel 2018 è diventato leader del gruppo parlamentare AfD.
La retorica di Höcke è spesso populista e nazionalista. Ha accusato la cancelliera Angela Merkel di "tradire il popolo tedesco" e ha chiesto "un'inversione di marcia" dell'immigrazione. Ha anche fatto una serie di commenti controversi sugli ebrei, l'Islam e la Germania orientale. Nel 2017, è stato multato per aver affermato che il memoriale dell'Olocausto a Berlino era un "monumento alla vergogna".
Le opinioni di Höcke hanno attirato molti seguaci, ma hanno anche sollevato preoccupazioni tra coloro che vedono in lui una minaccia alla democrazia tedesca. L'Ufficio federale per la protezione della Costituzione, l'agenzia di intelligence interna della Germania, ha classificato l'AfD come "partito di destra radicale". Nel 2019, il Bundestag tedesco ha approvato una mozione dichiarando che l'AfD era "un pericolo per la democrazia".
Höcke è una figura controversa nella politica tedesca. La sua retorica populista e le sue opinioni nazionaliste gli hanno attirato molti seguaci, ma hanno anche sollevato preoccupazioni tra coloro che vedono in lui una minaccia alla democrazia tedesca.