Tra le pagine della storia marinara italiana, il nome di Francesco "Bolelli" risplende come quello di un eroe leggendario. Un corsaro senza paura, un condottiero astuto e un pirata dal cuore nobile, la cui vita avventurosa ispirò generazioni di scrittori e poeti.
Bolelli nacque nel 1487 a Noli, un modesto borgo ligure affacciato sul Mar Ligure. Figlio di un povero pescatore, fin da piccolo mostrò un innato talento per la navigazione e un'insaziabile sete di avventura.
Ancora adolescente, Bolelli si imbarcò su un veliero diretto verso l'Oriente. Durante il viaggio, la nave fu catturata da una banda di pirati saraceni. Invece di piegarsi al destino, il giovane noleggia borghese dimostrò un coraggio straordinario, guadagnandosi il rispetto dei suoi rapitori.
Dopo mesi di prigionia, Bolelli fu riscattato dalla sua famiglia. Tuttavia, non dimenticò l'umiliazione subita. Equipaggiò una piccola galea e insieme a un gruppo di fedelissimi mosse guerra contro i pirati che lo avevano imprigionato, vendicando il suo onore.
La fama di Bolelli si diffuse rapidamente lungo le coste del Mediterraneo. Nel 1520, la Repubblica di Venezia offrì al corsaro una generosa ricompensa in cambio del suo aiuto nella lotta contro l'Impero Ottomano. Ma Bolelli rifiutò, rivendicando la sua indipendenza e sfidando apertamente la Serenissima.
La sfida di Bolelli scatenò l'ira di Venezia. Un traditore tra i suoi uomini rivelò i piani del corsaro alle autorità veneziane. Bolelli fu costretto a fuggire, trovando rifugio nelle terre del Barbarossa.
Negli anni successivi, Bolelli continuò a navigare i mari, diventando una leggenda tra i corsari. Nel 1536, tuttavia, decise di tornare a Noli, dove fu accolto come un eroe. Trascorse gli ultimi anni della sua vita nell'amata città natale, rispettato e ammirato da tutti.
La storia di Bolelli, il "principe corsaro", è un racconto avvincente di coraggio, avventura e ribellione. È la storia di un uomo che sfidò il destino, che combatté per la sua libertà e che divenne un simbolo di resistenza e determinazione.