Bonino: il politico più amato e odiato d'Italia




Emma Bonino, nata a Bra il 9 marzo 1948, è una politica italiana, attivista per i diritti umani, ex ministro degli Esteri e senatrice a vita. È stata la prima donna a ricoprire la carica di ministro degli Esteri in Italia e la prima persona apertamente omosessuale a far parte del governo italiano.
Bonino è una figura controversa, amata e odiata allo stesso tempo. I suoi sostenitori la ammirano per il suo impegno per i diritti umani, la sua schiettezza e la sua indipendenza. I suoi detrattori la criticano per le sue posizioni liberali su questioni sociali, come l'aborto e l'eutanasia, e per il suo sostegno alle politiche di austerità.
Bonino è nata in una famiglia benestante nella città di Bra, in provincia di Cuneo. Suo padre era un medico e sua madre era un'insegnante. Ha studiato lingue e letterature straniere all'Università di Torino, dove si è laureata nel 1972.
Dopo la laurea, Bonino ha lavorato come insegnante di inglese e francese. Ha anche iniziato ad impegnarsi politicamente, aderendo al Partito Radicale. Nel 1979 è stata eletta al Parlamento europeo, dove ha ricoperto vari incarichi, tra cui quello di vicepresidente.
Nel 1987, Bonino è stata eletta alla Camera dei deputati italiana. È stata rieletta nel 1992, 1994 e 1996. Nel 1999 è stata eletta al Senato italiano, dove ha ricoperto la carica di presidente della commissione Esteri.
Nel 2001, Bonino è stata nominata ministro degli Esteri nel governo di Silvio Berlusconi. È stata la prima donna a ricoprire questa carica. Ha ricoperto l'incarico fino al 2006, quando si è dimessa per protestare contro l'invasione dell'Iraq da parte degli Stati Uniti.
Dopo le sue dimissioni, Bonino ha continuato ad essere una voce critica nei confronti del governo Berlusconi. Ha anche lavorato attivamente per promuovere i diritti umani e la pace in tutto il mondo. Nel 2008 è stata eletta di nuovo al Senato italiano.
Nel 2013, Bonino è stata nominata ministro degli Esteri nel governo di Enrico Letta. È stata la prima persona apertamente omosessuale a far parte del governo italiano. Ha ricoperto l'incarico fino al 2014, quando si è dimessa per protestare contro la decisione del governo di aumentare le spese militari.
Dopo le sue dimissioni, Bonino ha continuato a essere una voce critica nei confronti del governo Renzi. Ha anche lavorato attivamente per promuovere i diritti umani e la pace in tutto il mondo. Nel 2018 è stata eletta di nuovo al Senato italiano.
Bonino è una figura complessa e controversa. È una donna forte e indipendente che ha dedicato la sua vita alla lotta per i diritti umani e la pace. È anche una critica vocale delle politiche di austerità e delle violazioni dei diritti umani.
Che la si ami o la si odi, non c'è dubbio che Bonino sia una delle figure più importanti della politica italiana. È una donna che ha infranto molte barriere e che continua a lottare per ciò in cui crede.