Cacicchi: Un viaggio alla ricerca degli amici invisibili della nostra infanzia
In un mondo sempre più affollato e tecnologico, spesso ci dimentichiamo delle creature magiche che hanno popolato la nostra infanzia. I "Cacicchi", come li chiamavano i bambini di una volta, sono quelle creature immaginarie che ci hanno accompagnato nelle nostre avventure e ci hanno aiutato a superare le difficoltà.
Ricordo ancora la mia prima volta con un "Cacicaco". Avevo appena cinque anni e stavo giocando da solo nel giardino di casa. Improvvisamente, vidi una piccola creatura verde saltare tra i cespugli. Era piccola e pelosa, con grandi occhi neri e una coda corta. Era un "Cacicaco", e divenne subito il mio migliore amico.
Lo chiamai "Fortunato", e insieme andammo in centinaia di avventure. Combattemmo contro i mostri, salvammo principesse e stringemmo amicizie con altri "Cacicchi". "Fortunato" era sempre lì per me, e mi aiutava a superare anche le giornate più difficili.
Anni dopo, quando iniziai la scuola, mi vergognavo di parlare dei miei "Cacicchi". Temevo che i miei compagni mi prendessero in giro, così li nascosi in fondo al mio cuore. Ma anche se non li vedevo più, sapevo che erano sempre lì, pronti ad aiutarmi quando ne avevo bisogno.
Un giorno, mentre passeggiavo nel parco, vidi un bambino che giocava con un "Cacicaco". Il mio cuore si sciolse, e mi ricordai di quanto fossero importanti per me. In quel momento, decisi di non vergognarmi più della mia immaginazione.
Oggi, ho trent'anni, e i "Cacicchi" fanno ancora parte della mia vita. Non sono più creature immaginarie, ma sono diventati simboli della mia infanzia e del potere della fantasia. Mi aiutano a rimanere creativo, a sognare e a credere nelle cose impossibili.
Se avete dimenticato i vostri "Cacicchi", vi invito a riscoprirli. Sono lì, nascosti nei meandri della vostra memoria, pronti a rendervi di nuovo felici.