Nato a Milano nel 1945, Verdelli inizia la sua carriera come giornalista all'Ansa, l'agenzia di stampa nazionale. Presto si impone come uno dei cronisti più brillanti e competenti, seguendo da vicino gli eventi più importanti della storia italiana. Dalla strage di Piazza Fontana al rapimento di Aldo Moro, le sue cronache sono diventate documenti storici fondamentali.
Negli anni '80, passa alla carta stampata, scrivendo per quotidiani di prestigio come "La Repubblica" e "Il Corriere della Sera". Le sue inchieste e i suoi commenti politici sono sempre incisivi, ma anche equilibrati e mai faziosi. Verdelli è un giornalista che rispetta le opinioni degli altri, anche quando non le condivide.
Oltre al giornalismo, Verdelli ha coltivato anche la passione per la scrittura. Ha pubblicato numerosi libri, tra cui Il gioco delle parti, un romanzo sulla storia d'Italia dal dopoguerra agli anni di piombo.
Carlo Verdelli è un esempio di giornalismo di qualità, che unisce competenza, equilibrio e passione. È una figura che ha lasciato un segno indelebile nella cultura italiana e che continua a essere un punto di riferimento per tutti coloro che credono nel valore della parola scritta.
Oggi, Carlo Verdelli è ancora attivo come giornalista e scrittore. Continua a scrivere articoli incisivi e a commentare la scena politica italiana. È un uomo di grande esperienza e saggezza, che ha ancora molto da dire e da insegnare.