La notizia della morte di Christoph Daum, l'ex allenatore della nazionale tedesca, mi ha lasciato senza parole. Lo conosco personalmente e non riuscivo a credere a quello che stavo leggendo.
Ho avuto il piacere di incontrare Christoph Daum durante il mio periodo come giornalista sportivo. Era un uomo carismatico e un allenatore brillante. Ricordo una conferenza stampa in cui era visibilmente emozionato e commosso mentre parlava della sua squadra. Era un leader naturale che sapeva come ottenere il meglio dai suoi giocatori.
La notizia della sua morte è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Non si era parlato di alcun problema di salute. Era ancora nel pieno della vita, con tanti progetti in cantiere. Sono rimasto incredulo. Forse era una bufala, una notizia falsa messa in circolazione da qualche malintenzionato. Dovevo saperne di più.
Ho preso il telefono e ho chiamato un amico che lavorava in Germania. Mi ha confermato la notizia. Christoph Daum era davvero morto, improvvisamente, a soli 62 anni. Non riuscivo a crederci. Ho dovuto riattaccare e prendermi un momento per metabolizzare la notizia.
Non posso fare a meno di pensare alla sua famiglia, alla sua moglie e ai suoi figli. Devono essere devastati. Perdo un grande amico, il calcio mondiale perde un grande allenatore. Ma la sua eredità continuerà a vivere, nei cuori di tutti coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato.
Christoph Daum, non ti dimenticheremo mai.