Concessioni balneari: un affare da 15 miliardi




Il business delle concessioni balneari in Italia è un affare da 15 miliardi di euro, con 8.000 imprese e oltre 300.000 dipendenti. Ma quanto ne sappiamo davvero?

Le concessioni balneari sono autorizzazioni rilasciate dallo Stato per l'utilizzo di un tratto di spiaggia pubblica a scopo commerciale. In Italia, queste concessioni vengono rilasciate per una durata massima di 20 anni, rinnovabili per altri 10. I canoni pagati dai concessionari variano a seconda della posizione e delle dimensioni della spiaggia.

Negli ultimi anni, le concessioni balneari sono finite al centro di polemiche e dibattiti. Alcuni sostengono che siano un ostacolo alla libera concorrenza, poiché impediscono l'ingresso di nuovi operatori nel mercato. Altri, invece, sostengono che siano una garanzia di qualità e sicurezza per i bagnanti.

Nel 2020, il governo ha approvato una legge che prevede la proroga delle concessioni balneari fino al 2033. Questa decisione ha suscitato molte critiche, poiché si teme che possa perpetuare un sistema che non favorisce la concorrenza.

Ma quanto guadagnano i concessionari balneari in Italia?
  • Il fatturato medio di una concessione balneare è di circa 2 milioni di euro all'anno.
  • I costi di gestione sono elevati, ma i profitti possono essere molto alti.
  • Il guadagno netto di un concessionario balneare può arrivare fino a 500.000 euro all'anno.

Il business delle concessioni balneari in Italia è un affare redditizio, ma è anche molto competitivo. Per avere successo, i concessionari devono offrire servizi di qualità, mantenere le spiagge pulite e sicure e rispettare l'ambiente.

E voi, cosa ne pensate?