Contratto statali: cosa c'è da sapere




Finalmente, dopo mesi di trattative, è stato firmato il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti pubblici.

L'accordo prevede una serie di novità, tra cui aumenti salariali, introduzione della settimana corta e nuove opportunità di carriera.

  • Aumenti salariali: gli stipendi dei dipendenti pubblici aumenteranno in media di 165 euro lordi al mese. Per i dipendenti delle Forze armate e delle Forze dell'ordine, gli aumenti saranno di 117 euro.
  • Settimana corta: dal 2026, i dipendenti pubblici potranno scegliere di lavorare 36 ore a settimana, invece delle attuali 40. In questo caso, però, le ore lavorative giornaliere passeranno da 7 a 9.
  • Nuove opportunità di carriera: il nuovo contratto prevede la creazione di nuove figure professionali e la promozione di dipendenti meritevoli.
  • L'accordo è stato firmato da Cisl-Fp, Uil-Fpl e dai sindacati autonomi Confsal Unsa, Flp e Confintesa.

    CGIL e UIL hanno invece rifiutato di firmare, giudicando l'accordo insoddisfacente.

    Il rinnovo del contratto è stato accolto con soddisfazione dai sindacati firmatari, che hanno sottolineato i benefici per i dipendenti pubblici.

    Le organizzazioni sindacali che non hanno firmato, invece, hanno criticato l'accordo, ritenendolo insufficiente e penalizzante per i lavoratori.

    Nonostante le polemiche, il nuovo contratto statale rappresenta un passo avanti significativo per i dipendenti pubblici. Gli aumenti salariali, la settimana corta e le nuove opportunità di carriera sono tutte misure positive che miglioreranno la vita e il lavoro dei dipendenti pubblici.


    E voi, cosa ne pensate? Siete d'accordo con le novità introdotte dal nuovo contratto? O pensate che si poteva fare di più?