Sapevo che si sarebbe ripreso. L'ho sempre saputo. Ma ora che è tornato in campo, dopo un anno di stop per infortunio, è come se avessi un bambino di nuovo.
Dalipagic, il mio centrocampista preferito. Non era il più veloce, non era il più forte, ma aveva qualcosa che nessun altro giocatore aveva: la classe. Poteva prendere la palla in qualsiasi punto del campo e portarla nell'area avversaria con una facilità disarmante. Sapeva sempre dove fossero i suoi compagni di squadra e li trovava con passaggi millimetrici.
Non dimenticherò mai la sua partita migliore. Era una partita di Champions League contro il Bayern Monaco. Eravamo sotto 3-0 all'intervallo, ma Dalipagic entrò in campo al 60' e cambiò tutto. Fece subito un assist per il nostro primo gol, poi segnò il secondo con un tiro di sinistro all'angolino basso e infine fornì un altro assist per il gol della vittoria.
Quella sera, Dalipagic fu il migliore in campo. Il Bayern Monaco era a pezzi e noi avevamo vinto 4-3. E tutto grazie a lui.
So che non è facile tornare dopo un infortunio, ma so anche che Dalipagic è un giocatore speciale. È un vincente e tornerà presto il giocatore che era prima.
Non vedo l'ora di vederlo di nuovo in azione. E so che non sarò l'unico.
Dalipagic, bentornato