Il pugile italiano Daniele Scardina ha raccontato la sua esperienza dopo l'emorragia cerebrale che lo ha colpito due anni fa.
«Ero in palestra, stavo facendo degli esercizi di riscaldamento quando ho sentito un forte mal di testa», ha raccontato Scardina in un'intervista esclusiva a La Gazzetta dello Sport. «Ho pensato che fosse un normale mal di testa, ma poi è diventato sempre più forte e non riuscivo più a vedere bene».
Scardina è stato subito trasportato in ospedale, dove i medici hanno diagnosticato un'emorragia cerebrale. «È stato un momento molto difficile», ha detto Scardina. «Non sapevo cosa stesse succedendo e avevo paura di morire».
L'emorragia cerebrale è una condizione grave che può essere causata da una varietà di fattori, tra cui ictus, traumi cranici e malformazioni vascolari. I sintomi possono includere mal di testa, nausea, vomito, vertigini e perdita di coscienza.
Scardina è stato sottoposto a un intervento chirurgico d'urgenza per rimuovere l'emorragia. L'operazione è andata bene, ma Scardina ha dovuto affrontare un lungo e difficile percorso di recupero.
«Ho dovuto imparare a camminare di nuovo, a parlare di nuovo e a usare la mia mano destra», ha detto Scardina. «È stato un processo lento e doloroso, ma ho lavorato duramente e ora sto molto meglio».
Scardina ha detto che l'esperienza dell'emorragia cerebrale lo ha cambiato in molti modi. «Mi ha reso più grato per la vita e mi ha insegnato a non dare nulla per scontato», ha detto. «Mi ha anche mostrato che non sono invincibile e che devo prendermi cura di me stesso».
Scardina è tornato ad allenarsi e spera di poter tornare sul ring un giorno. «Non so se riuscirò a tornare a combattere, ma ci proverò», ha detto. «Anche se non dovessi mai più tornare sul ring, sono grato di essere vivo e di avere una seconda possibilità».