"È stata un'esperienza molto difficile", ha raccontato Scardina in una recente intervista. "Ho temuto di non sopravvivere o di rimanere paralizzato".
Nonostante le difficoltà, Scardina non si è arreso. Con l'aiuto di fisioterapisti, logopedisti e psicologi, ha iniziato un lungo percorso di riabilitazione."Ho dovuto ricominciare da zero", ha detto. "Ma non ho mai perso la speranza".
Oggi, a due anni dall'emorragia cerebrale, Scardina sta molto meglio. È tornato a muoversi e a parlare senza difficoltà, anche se deve ancora fare i conti con alcuni problemi di memoria e concentrazione."Non sono più il pugile che ero prima", ha detto. "Ma ho imparato ad apprezzare la vita in un modo nuovo".
Scardina ha deciso di condividere la sua storia per dare speranza ad altre persone che stanno affrontando difficoltà simili."Voglio dimostrare che anche dopo un evento così grave, è possibile ripartire", ha detto. "Non bisogna mai perdere la speranza".
La storia di Daniele Scardina è un esempio di coraggio e resilienza. È una storia che ci insegna che anche nei momenti più difficili, non dobbiamo mai arrenderci.