La storia della famiglia De Benedetti in Italia è un romanzo di imprenditoria, ricchezza e potere. Dai suoi umili inizi come commercianti ebrei piemontesi, la famiglia è cresciuta fino a diventare uno dei clan più potenti e influenti del Paese.
Il capostipite della famiglia, Cesare De Benedetti, nacque a Saluzzo nel 1850. Iniziò la sua carriera come commerciante di stoffe, ma presto si dedicò alla speculazione immobiliare e all'investimento in società industriali. Era un uomo d'affari astuto e ambizioso che riuscì ad accumulare una fortuna considerevole.
Alla fine del XIX secolo, i De Benedetti si erano affermati come una delle famiglie più ricche d'Italia. Erano proprietari di numerosi giornali, banche e aziende industriali.
Durante il ventennio fascista, i De Benedetti riuscirono a mantenere la loro ricchezza e influenza. Il figlio di Cesare, Carlo, era un stretto collaboratore di Mussolini e riuscì a ottenere numerosi contratti governativi per le sue aziende.
Dopo la seconda guerra mondiale, i De Benedetti continuarono ad espandere il loro impero commerciale. Carlo De Benedetti acquisì il controllo di diverse importanti società, tra cui Olivetti e CIR.
Oggi, la famiglia De Benedetti è uno dei gruppi più potenti e influenti in Italia. I suoi interessi spaziano dai media all'industria, dalla finanza alla sanità.
La storia della famiglia De Benedetti è una storia di successo e di ambizione. È la storia di una famiglia che è riuscita a superare le difficoltà e le avversità per raggiungere la ricchezza e il potere. È una storia che continuerà a essere raccontata per molti anni a venire.