L'annuncio del governo Meloni che annulla le multe per i non vaccinati ha scatenato un vespaio di polemiche e reazioni contrastanti.
Il "Decreto Milleproroghe", approvato dal Consiglio dei Ministri, prevede infatti la cancellazione delle sanzioni pecuniarie da 100 euro emesse nei confronti di chi si è rifiutato di sottoporsi all'obbligo vaccinale durante la pandemia Covid-19.
La decisione ha suscitato forti critiche da parte dei sostenitori della campagna vaccinale, che la vedono come un passo indietro nella lotta alla pandemia.
"Siamo di fronte a una decisione scellerata e pericolosa", ha commentato il virologo Roberto Burioni. "La vaccinazione è stata uno strumento fondamentale per proteggere la salute pubblica e prevenire decessi. Cancellarne le sanzioni significa indebolire la fiducia nei vaccini e mettere a rischio la salute di tutti noi".
Anche l'Associazione Italiana Salute Pubblica (AISP) ha espresso preoccupazione per l'annullamento delle multe.
"Questa decisione rischia di erodere ulteriormente la fiducia nella scienza e nelle istituzioni", ha dichiarato il presidente dell'AISP, Silvio Garattini. "È un messaggio sbagliato che può portare a una diminuzione delle coperture vaccinali e a un aumento dei casi di malattie prevenibili".
I sostenitori dell'annullamento delle multe, invece, sostengono che si tratta di una misura di buon senso e giustizia.
"Le multe per i non vaccinati sono state una forma di discriminazione inaccettabile", ha affermato il leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. "Siamo qui per garantire i diritti di tutti i cittadini, anche di coloro che hanno scelto di non vaccinarsi".
La decisione del governo Meloni rientra in un più ampio dibattito sulla gestione della pandemia Covid-19 e sul ruolo dei vaccini nella lotta al virus.
È importante ricordare che i vaccini sono uno strumento sicuro ed efficace per proteggere la salute individuale e collettiva, e che la loro diffusione resta fondamentale per prevenire decessi e ospedalizzazioni.