Juan Martín del Potro, il gigante buono del tennis, ha appeso la racchetta al chiodo dopo una carriera ricca di successi e grandi emozioni.
Nato a Tandil, in Argentina, il 23 settembre 1988, del Potro si avvicina al tennis fin da bambino, mostrando subito un talento fuori dal comune. A soli 17 anni, nel 2005, debutta nel circuito ATP e nel 2008 raggiunge la consacrazione vincendo il suo primo Masters 1000 a Indian Wells, battendo in finale Roger Federer.
Nel corso della sua carriera, del Potro ha collezionato 22 titoli ATP in singolare, tra cui uno Slam, gli US Open del 2009, in cui ha battuto in finale Federer. Inoltre, ha conquistato la medaglia d'argento alle Olimpiadi di Rio 2016 e ha guidato l'Argentina alla vittoria in Coppa Davis nel 2016.
Il soprannome "gigante buono" non è casuale: con i suoi 198 cm di altezza, del Potro era un giocatore molto potente, ma anche elegante e corretto dentro e fuori dal campo. La sua grandezza umana è emersa soprattutto nei momenti più difficili, come quando nel 2015 si è infortunato gravemente al polso, ma è riuscito a tornare a giocare ad altissimi livelli.
L'addio al tennis di del Potro è stato un momento molto emozionante per tutti gli appassionati di questo sport. Il suo ultimo match ufficiale si è disputato a Buenos Aires il 6 febbraio 2023, contro il suo storico rivale Novak Djokovic. La partita, ricca di colpi spettacolari e momenti toccanti, è stata vinta da Djokovic, ma il vero trionfatore è stato del Potro, che ha ricevuto l'ovazione di tutto il pubblico presente.
Anche se non giocherà più a livello professionistico, del Potro continuerà a essere un punto di riferimento per il tennis mondiale. La sua grinta, la sua lealtà e il suo amore per questo sport saranno un'ispirazione per le generazioni future di tennisti.