Queste le strazianti parole che Piera Maggio, la madre di Denise Pipitone, ripete ogni anno dal lontano 1 settembre 2004, quando la sua piccola, appena quattrenne, scomparve nel nulla.
La storia di Denise ha commosso l'Italia intera, riaprendo ferite mai sanate e accendendo una speranza che non si spegne mai.Eppure, nonostante le indagini incessanti e la costante attenzione mediatica, Denise Pipitone sembra essersi dissolta nell'aria, lasciando dietro di sé un vuoto incolmabile.
La scomparsa di Denise è avvenuta in circostanze misteriose. Quel maledetto giorno, la bambina era intenta a giocare davanti casa, in una tranquilla stradina di Mazara del Vallo, in Sicilia. Improvvisamente, è sparita, come se fosse stata inghiottita dalla terra.
Da quel momento, Piera e il padre biologico di Denise, Pietro Pulizzi, non hanno mai smesso di lottare per ritrovare la loro figlia. Hanno battuto ogni angolo di Sicilia, organizzato appelli e manifestazioni, implorando chiunque avesse notizie di Denise di farsi avanti. Ma ogni pista si è rivelata un vicolo cieco.
Nel corso degli anni, le indagini si sono concentrate su diversi sospettati, ma nessuno è stato mai condannato per la scomparsa di Denise. L'unico ad essere stato condannato in via definitiva è stato Gaspare Ghaleb, ex fidanzato della madre della bambina, accusato di false dichiarazioni ai magistrati.
Nonostante le difficoltà e il tempo trascorso, Piera Maggio non si arrende. Continua a credere che Denise sia viva e che un giorno potrà riabbracciarla. La sua speranza è diventata un simbolo di resilienza e determinazione, che ha ispirato migliaia di persone in Italia e nel mondo.
La storia di Denise è un'incessante ricerca della verità, un grido di dolore e speranza che non si spegnerà mai. Finché c'è una madre che non smette di cercare la sua bambina, la speranza continuerà a vivere.