Dicono che la fortuna aiuta gli audaci. E così è stato per Dikembe Mutombo, il gigante buono del basket. Nato il 25 giugno 1966 a Kinshasa, nell'allora Congo Belga, Dikembe è cresciuto in una famiglia povera e con molti fratelli e sorelle. Fin da bambino, però, ha sempre avuto una passione per lo sport e, in particolare, per il basket.
Nel 1987, a soli 21 anni, Mutombo viene notato da un osservatore della Georgetown University, una delle università più prestigiose degli Stati Uniti. Dikembe accetta la borsa di studio che gli viene offerta e si trasferisce in America. Qui, sotto la guida del leggendario allenatore John Thompson, Mutombo diventa uno dei migliori giocatori universitari del paese. Nella stagione 1989-90, Georgetown vince il campionato NCAA e Mutombo viene eletto miglior difensore dell'anno.
Nel 1991, Mutombo viene scelto al draft NBA dai Denver Nuggets. Inizia così la sua carriera da professionista, che durerà ben 18 stagioni. Nel corso della sua carriera, Mutombo gioca per diverse squadre, tra cui gli Atlanta Hawks, i Philadelphia 76ers, i New Jersey Nets e i Houston Rockets. Con i Rockets, nel 2002, vince il suo primo e unico titolo NBA.
Mutombo è stato uno dei migliori difensori della storia della NBA. È stato nominato miglior difensore dell'anno per quattro volte ed è entrato a far parte della Basketball Hall of Fame nel 2015. È famoso per la sua intimidazione e per il suo "finger wag", il gesto con cui indicava il dito ai giocatori avversari dopo aver stoppato i loro tiri.
Ma Mutombo non è stato solo un grande giocatore di basket. È stato anche un grande uomo, sempre impegnato nel sociale. Nel 1997, ha fondato la Dikembe Mutombo Foundation, una fondazione che si occupa di costruire ospedali e scuole in Africa. Mutombo è stato anche nominato ambasciatore delle Nazioni Unite per la pace.
Dikembe Mutombo è un esempio di come lo sport possa essere un veicolo per fare del bene. È un gigante buono che ha usato la sua fama e la sua ricchezza per aiutare gli altri. È un modello per tutti noi e una fonte di ispirazione per le generazioni future.
Evviva Mutombo!