Dislessia, il mio superpotere camuffato da disturbo




Sono dislessica, lo sono sempre stata e lo sarò per sempre. Non è una malattia, né qualcosa di cui vergognarsi o essere triste. È solo un altro modo di vedere il mondo, un modo che mi rende speciale e unica.

Il mio cervello è un piccolo pasticcione, ma è proprio questo che mi rende una persona creativa e fuori dagli schemi. Mi piace pensare che sia come una torta, dove gli ingredienti si sono mescolati un po' troppo, ma il risultato è ancora delizioso.

Le lettere ballano sulla pagina, si scambiano di posto, fanno capricci e a volte scompaiono del tutto. Ma io ho imparato a ballare con loro, a seguire il loro ritmo anche quando sembra caotico.

La dislessia non è un ostacolo, ma un'opportunità. Mi ha insegnato a guardare le cose da un'altra prospettiva, a trovare soluzioni diverse, a non arrendermi mai. Mi ha regalato una grande immaginazione e una capacità di empatia che molti non hanno.

  • Quando leggo sembrano formarsi due universi diversi, uno sulla carta e uno nella mia mente. È come assistere a uno spettacolo, dove le parole prendono vita e raccontano storie straordinarie.
  • Scrivere è un'avventura, una scoperta di me stessa. Le parole scorrono sulla pagina come colori su una tela, creando un'opera d'arte che riflette i miei pensieri e le mie emozioni.
  • La matematica è il mio enigma preferito. I numeri sembrano danzare, raccontando storie segrete che solo io riesco a decifrare. È un gioco di logica e creatività che mi affascina sempre.

Non voglio essere curata, non voglio diventare "normale". La mia dislessia è parte di me, è il mio superpotere camuffato da disturbo. Mi permette di vedere il mondo con occhi diversi, di pensare fuori dagli schemi e di essere me stessa, unica e speciale.

Quindi abbracciate la vostra dislessia, non abbiate paura di mostrarla al mondo. È un dono, un modo diverso di essere che vi rende incredibilmente forti e creativi. E ricordate, dietro ogni dislessico si nasconde un supereroe.