Enrico Montesano: genio e sregolatezza, tra successi e polemiche




Enrico Montesano, nome d'arte di Enrico Montesano Mattioli, nasce a Roma il 7 giugno 1945. È un attore, comico, cantante, regista, sceneggiatore e conduttore televisivo italiano, noto per la sua verve brillante e la sua irriverente ironia.

La carriera di Montesano inizia nel mondo del cabaret, dove si distingue per il suo talento naturale e la sua capacità di strappare risate al pubblico. Nel 1972 approda al cinema con il film "Mimì metallurgico ferito nell'onore", diretto da Lina Wertmüller, che gli vale una candidatura al David di Donatello come miglior attore esordiente.

Negli anni Settanta e Ottanta, Montesano diventa uno dei volti più popolari della commedia italiana, recitando in numerosi film di successo, tra cui "Febbre da cavallo", "La patata bollente" e "Il tassinaro". Contemporaneamente, porta avanti una brillante carriera televisiva, conducendo programmi come "Fantastico" e "Scacco matto".

Oltre alla sua attività di attore e comico, Montesano ha anche diretto alcuni film, come "A me mi piace" e "Stardust". Ha inoltre scritto e interpretato diverse canzoni, tra cui la celebre "Ti regalo una rosa", che ha ottenuto un grande successo di pubblico.

Nonostante la sua straordinaria carriera, Montesano è stato spesso al centro di polemiche. Nel 2018 è stato criticato per aver indossato una maglietta con la scritta "Auschwitzland" durante una manifestazione no-vax, gesto che gli è costato l'esclusione da Rai e Mediaset. Più recentemente, ha destato scalpore per le sue dichiarazioni controcorrente sulla guerra in Ucraina.

Enrico Montesano rimane una figura controversa e polarizzante, ma indubbiamente uno degli artisti più talentuosi e istrionici del panorama italiano. La sua verve irriverente e la sua straordinaria capacità di divertire e provocare hanno lasciato un segno indelebile nella cultura popolare italiana.

La genesi del comico

La passione di Montesano per la comicità nasce fin dalla tenera età. Già da bambino, amava fare scherzi e imitare i personaggi che vedeva in televisione. A 15 anni, entra a far parte di una compagnia di cabaret, dove inizia a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo.

L'incontro con la commedia all'italiana

Negli anni Settanta, Montesano viene notato da alcuni importanti registi della commedia all'italiana, come Carlo Verdone e Steno. È in questo periodo che l'attore dà vita a personaggi iconici come il tassista Mario Girotti in "Febbre da cavallo" e il maresciallo Vincenzino Iacovoni in "La patata bollente".

Un talento irriverente

Oltre alle sue doti di attore comico, Montesano è noto per la sua irriverente ironia. Non ha mai esitato a prendere in giro i poteri forti e le convenzioni sociali, spesso suscitando polemiche ma anche raccogliendo l'apprezzamento di un vasto pubblico.

L'ombra delle polemiche

Nel corso della sua lunga carriera, Montesano è stato spesso al centro di controversie. Le sue dichiarazioni e i suoi gesti hanno suscitato critiche e divisioni nell'opinione pubblica. Tuttavia, l'attore non ha mai rinnegato le proprie convinzioni, anche a costo di pagare un prezzo.

Un artista controverso ma indimenticabile

Enrico Montesano è un personaggio complesso e sfaccettato, amato e odiato allo stesso tempo. La sua carriera è stata segnata da successi e polemiche, ma il suo talento e la sua capacità di divertire e provocare hanno lasciato un segno indelebile nella cultura italiana.