Erik Menendez, uno dei due fratelli responsabili dell'omicidio dei genitori nel 1989, ha un sorriso che può gelare il sangue. È un sorriso che nasconde un'anima oscura, capace di commettere un atto così terribile.
Erik e suo fratello Lyle sono stati condannati all'ergastolo senza possibilità di libertà condizionale per gli omicidi dei loro genitori, José e Kitty Menendez. I fratelli hanno affermato di aver agito per autodifesa, sostenendo di aver subito anni di abusi fisici ed emotivi da parte del padre.
Tuttavia, le prove presentate al processo dipingevano un quadro diverso. Secondo l'accusa, i fratelli erano motivati dall'avidità e dal risentimento. I genitori erano ricchi e i fratelli erano beneficiari della loro ricchezza. La procura ha sostenuto che i fratelli uccisero i loro genitori per ereditare la loro fortuna.
La giuria ha ritenuto i fratelli colpevoli di omicidio di primo grado e sono stati condannati all'ergastolo senza possibilità di libertà condizionale. Sono in prigione da oltre 30 anni e non mostrano alcun rimorso per i loro crimini.
Il sorriso di Erik Menendez è un costante promemoria della sua freddezza e della sua mancanza di empatia. È un sorriso che non dovrebbe essere dimenticato, un sorriso che dovrebbe servire come avvertimento dei pericoli dell'avidità e del risentimento.