Fenerbahce, la mia seconda pelle, il mio amore più grande. Amo questa squadra da quando ero bambino, con tutto il mio cuore e con tutta la mia anima. Ho assistito a vittorie schiaccianti e a sconfitte amare, ma il mio amore per il Fenerbahce non è mai vacillato.
Ricordo ancora la prima volta che ho visto giocare il Fenerbahce. Avevo solo sette anni ed ero allo stadio con mio padre. È stato un pomeriggio magico, il Fenerbahce ha vinto 4-0 e io sono rimasto incantato. Quel giorno è nata una passione che dura ancora oggi, trent'anni dopo.
Ho trascorso innumerevoli ore allo stadio, urlando fino a perdere la voce, cantando inni e sognando di vedere il Fenerbahce vincere trofei. E anche se non abbiamo sempre vinto, il mio amore per la squadra non è mai scemato. Perché il Fenerbahce non è solo una squadra di calcio, è una famiglia, è un modo di vivere.
Il Fenerbahce mi ha insegnato il significato della lealtà, dell'amicizia e del rispetto. Mi ha insegnato ad affrontare le avversità a testa alta e a mai arrendermi. E mi ha insegnato l'importanza di dare qualcosa in cambio alla propria comunità.
Sono orgoglioso di essere un tifoso del Fenerbahce. Sono orgoglioso di rappresentare questo grande club e di essere parte della sua storia. Indosserò sempre con orgoglio i colori del Fenerbahce, e continuerò a sostenerlo fino alla fine dei miei giorni.
Fenerbahce, amore mio, la mia passione eterna. Grazioso, potente, imbattibile.