Furio Colombo, giornalista




Furio Colombo è stato un giornalista e scrittore italiano, nato a Châtillon, in Valle d'Aosta, il 1° gennaio 1931. Ha iniziato la sua carriera giornalistica nel 1954, lavorando per il quotidiano l'Unità. Nel 1963 è diventato inviato Rai, per la quale ha realizzato numerosi reportage dall'estero. Nel 1976 è stato nominato direttore del quotidiano Repubblica, che ha diretto per due anni.

Negli anni ottanta è stato editorialista del Corriere della Sera e del settimanale L'Espresso. Nel 1990 ha fondato il quotidiano La Voce, che ha diretto fino al 1994. Nel 1996 è stato eletto senatore della Repubblica Italiana per il Partito Democratico della Sinistra. Ha fatto parte della Commissione Cultura del Senato e della Commissione Bicamerale per le Riforme Istituzionali.

Nel 2003 è stato nominato presidente della Rai. Ha lasciato l'incarico nel 2005, dopo aver ricevuto pesanti critiche per la sua gestione dell'azienda. Negli ultimi anni della sua vita ha continuato a scrivere e a collaborare con diverse testate giornalistiche, tra cui il quotidiano La Stampa e il settimanale l'Espresso.

Furio Colombo è morto a Roma il 14 gennaio 2025, all'età di 94 anni. È considerato uno dei più importanti giornalisti italiani del dopoguerra. Nel corso della sua lunga carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Saint-Vincent per il giornalismo nel 1993 e il Premio Ischia per il giornalismo nel 1999.

Colombo è stato un giornalista coraggioso e indipendente, che non ha mai avuto paura di esprimere le sue opinioni, anche quando erano controcorrente. È stato un grande difensore della libertà di stampa e della democrazia. La sua scomparsa è una grande perdita per il giornalismo italiano.