Galliani




Non credo sia più un mistero che io, Galliani, sia un uomo di calcio. Ho vissuto il calcio in tutte le sue sfaccettature, come calciatore, allenatore e dirigente. E in tutte queste vesti ho sempre cercato di dare il massimo, mettere passione, impegno e sacrificio al servizio del calcio.
Penso di aver dato tanto al calcio, ma il calcio mi ha dato tanto di più. Mi ha dato grandi soddisfazioni, come la vittoria della Coppa dei Campioni del 1994 con il Milan, ma mi ha anche insegnato tanto. Ho imparato che il calcio è uno sport di squadra, dove non esistono individualismi e dove il successo è il frutto del lavoro di tutti.
Ho imparato che il calcio è una metafora della vita, dove ci sono momenti di gloria e momenti di difficoltà. Ma ho imparato anche che dai momenti di difficoltà nascono le più grandi vittorie.
Sono stato fortunato a poter vivere il calcio così intensamente e a condividere questa passione con milioni di tifosi. Il calcio mi ha regalato tanti momenti indimenticabili, che porterò sempre con me.
E anche se oggi non sono più in prima linea, continuo a seguire il calcio con grande passione. Perché il calcio è nel mio DNA e non lo abbandonerò mai.