Gallio
Gallio, un personaggio citato nel Nuovo Testamento, è stato un proconsole romano della provincia romana dell’Acaia tra il 51 e il 52 d.C., durante il periodo in cui l’apostolo Paolo stava predicando a Corinto.
Un uomo di integrità
Gallio era noto per la sua integrità e imparzialità. Quando i Giudei di Corinto lo accusarono di predicare contro la loro legge, rifiutò di ascoltarli, dicendo: "Se si trattasse di un’ingiustizia o di un crimine grave, o Giudei, vi terrei in ascolto come è giusto; ma se si tratta di controversie su dottrine e nomi e sulla vostra legge, badate voi stessi, perché non voglio essere giudice di tali questioni" (Atti 18:14-15).
Un difensore degli apostoli
L’integrità di Gallio fu nuovamente dimostrata quando i Giudei di Corinto attaccarono Paolo e lo trascinarono davanti al tribunale. Gallio rifiutò di ascoltare le loro accuse e ordinò loro di andarsene (Atti 18:17). Questo atto di coraggio proteggeva Paolo dalla persecuzione e gli permetteva di continuare la sua opera missionaria.
Un’occasione mancata
Anche se Gallio mostrò imparzialità e difese Paolo, non credette al messaggio del Vangelo. Quando Paolo gli parlò della risurrezione di Gesù Cristo, "Gallio non volle dargli retta" (Atti 18:17). Questa fu un’occasione mancata per Gallio di conoscere la verità salvifica del Vangelo.
Un promemoria della nostra scelta
La storia di Gallio ci ricorda che siamo tutti di fronte a una scelta: credere o meno nel Vangelo. Come Gallio, possiamo scegliere di respingere il messaggio o di accettarlo. La decisione che prendiamo avrà un impatto eterno sulla nostra vita.
Chiama all’azione
Se non hai ancora messo la tua fede in Gesù Cristo, ti esorto a considerare attentamente il messaggio del Vangelo. Non perdere questa opportunità unica di conoscere la verità e di ricevere la salvezza eterna.