Il mondo della Chiesa cattolica è rimasto profondamente scosso dalla scomparsa di Papa Benedetto XVI, avvenuta il 31 dicembre 2022. Tra i tanti che hanno tributato omaggio al compianto Pontefice, c'è un nome che spicca in modo particolare: Monsignor Georg Gänswein, il suo fidato segretario.
Gänswein è stato il custode dei segreti di Benedetto XVI per quasi due decenni. Era la sua ombra, sempre al suo fianco, sia durante i momenti trionfanti che in quelli difficili. La loro relazione era molto più di un semplice rapporto professionale: era un legame profondo, forgiato nel rispetto reciproco e nella condivisione di una fede incrollabile.
Nato a Riedlingen, in Germania, nel 1956, Gänswein è stato ordinato sacerdote nel 1984. Dopo aver prestato servizio in varie parrocchie, è stato chiamato in Vaticano da Papa Giovanni Paolo II nel 1995. È stato a fianco di Benedetto XVI fin dagli albori del suo pontificato, prima come cerimoniere pontificio e poi come segretario personale.
Gänswein era un uomo discreto, noto per la sua lealtà e la sua dedizione. Era sempre pronto a mettere gli interessi del Papa al di sopra dei propri, e lo faceva con una grazia e un'umiltà esemplari. Era anche un uomo di grande intelligenza e cultura, e le sue conversazioni erano un vero piacere per la mente.
Dopo le dimissioni di Benedetto XVI nel 2013, Gänswein rimase al suo fianco come segretario personale. Ha gestito i suoi affari quotidiani, curato la sua corrispondenza e protetto la sua privacy. È stato un compagno fedele, una presenza costante nella vita del Papa emerito.
La morte di Benedetto XVI ha lasciato un vuoto incolmabile nella vita di Gänswein. Ha perso un mentore, un padre spirituale e un amico. Ma ha anche trovato conforto nel sapere che il suo servizio era stato apprezzato e che il suo rapporto con il Papa emerito avrebbe lasciato un segno indelebile nella storia della Chiesa.
Monsignor Georg Gänswein sarà ricordato come il fedele servitore di Papa Benedetto XVI. Era un uomo di grande integrità, devozione e lealtà. La sua storia è una testimonianza della forza dei legami umani e la bellezza del servizio disinteressato.