Georges Ibrahim Abdallah: un simbolo di resistenza e di lotta




Georges Ibrahim Abdallah è un comunista libanese, imprigionato in Francia da oltre 30 anni. È stato condannato all’ergastolo per l’omicidio di due diplomatici nel 1982. Tuttavia, molti credono che la sua condanna sia stata politicamente motivata e che egli sia un prigioniero politico.

Abdallah è nato nel 1951 in un campo profughi in Libano. La sua famiglia era povera e lui dovette abbandonare la scuola all’età di 14 anni per aiutare a mantenere la famiglia. Ha iniziato a lavorare come operaio e si è presto unito al Partito comunista libanese.

Negli anni ’70, Abdallah si trasferì in Francia, dove divenne attivo nel movimento pro-palestinese. Nel 1982, fu arrestato per l’omicidio di due diplomatici israeliani. È stato condannato all’ergastolo nel 1987.

Abdallah ha sempre negato di essere coinvolto nell'omicidio e i suoi sostenitori credono che sia innocente. Sostengono che la sua condanna sia stata politically motivated e che sia stato preso di mira per le sue attività politiche.

Il caso di Abdallah è diventato un simbolo di lotta politica e solidarietà. I suoi sostenitori hanno organizzato numerose manifestazioni e proteste a suo favore. Hanno anche fatto appello ai governi francesi affinché lo rilascino.

Nel 2014, un tribunale francese ha revocato la libertà condizionale di Abdallah. Tuttavia, i suoi sostenitori continuano a fare pressione per il suo rilascio. Credono che sia un prigioniero politico e che dovrebbe essere rilasciato perché è innocente.

Il caso di Abdallah è un esempio di come la lotta politica possa portare all’incarcerazione e alla repressione. È anche un esempio del potere della solidarietà e della resistenza.