Mi era sempre sembrata un'isola immaginaria, come quella di Peter Pan, irraggiungibile e mitica. Ma poi un giorno, all'improvviso, ecco che mi ritrovo su un traghetto diretto a Grado.
Un'isola fuori dal tempoIl traghetto taglia le acque placide della laguna, come un battello a vapore in un tempo antico. Quando sbargo mi accoglie un'atmosfera sospesa, ovattata, come se avessi varcato la soglia di un'isola fuori dal tempo.
Le case color pastello si affacciano sui canali serpeggianti, i ponti ad arco permettono di attraversare le acque tranquille, le barche a remi scivolano senza rumore. Grado è un'oasi di pace, dove il tempo sembra rallentare, dove si può finalmente respirare.
Grado è anche un luogo dove il mare incontra la terra. Nei ristoranti tipici si possono gustare sapori di mare, come la boreto, una zuppa di pesce povera ma deliziosa, o la sarde in saor, un'insalata di sarde marinate. E per concludere, non si può perdere la gubana, un dolce tipico ripieno di noci, pinoli e uvetta.
Un'isola per tuttiGrado è un'isola adatta a tutti. Per gli amanti della natura ci sono piste ciclabili che attraversano le pinete e il lungomare. Per gli appassionati di storia ci sono siti archeologici e antichi palazzi. E per chi cerca relax, ci sono terme e stabilimenti balneari.
Quando ho lasciato Grado, ho avuto la sensazione di aver compiuto un viaggio straordinario. L'isola che non c'è era diventata realtà, un luogo dove avevo ritrovato la pace e la bellezza.
Grado è un'isola da scoprire, un piccolo mondo tutto da vivere. Un'isola che non è solo una destinazione turistica, ma un'esperienza unica, un'emozione che ricorderò per sempre.