I Cassamortari




I cassamortari sono i temibili soldatini degli eserciti del mondo, addestrati per uccidere e distruggere senza pietà. Indossano uniformi nere che li rendono indistinguibili dagli altri, e le loro facce sono nascoste da maschere per non mostrare le emozioni. Sono macchine da guerra, programmate per seguire gli ordini senza esitazione, anche se questo significa uccidere innocenti. Ma dietro le loro facce nascoste, ci sono uomini. Pieni di paura, di rabbia e di dolore. In guerra ci sono solo vittime, e anche i cassamortari non sono diversi. Non sono mostri, sono solo soldati che fanno il loro dovere. Sono diventati cassamortari perché non avevano scelta, perché non volevano altro. Ma dentro di loro, sono ancora uomini. Uomini che hanno paura di morire, di uccidere e di essere uccisi. Hanno famiglia e amici che li aspettano a casa, e tutto ciò che desiderano è tornare da loro. Ma la guerra è una bestia crudele, e non ha pietà. I cassamortari sono diventati ciò che sono per colpa della guerra, e sono vittime tanto quanto qualsiasi altro soldato. Non sono mostri, sono solo uomini che fanno il loro dovere.

Ricordo la prima volta che ho visto un cassamortaro. Ero un giovane soldato, appena arrivato in Iraq. Stavamo pattugliando un villaggio quando abbiamo sentito dei colpi di arma da fuoco. Siamo corsi nella direzione da cui provenivano i colpi e ci siamo trovati di fronte a un gruppo di cassamortari. Erano vestiti di nero, con le facce nascoste da maschere. Ci hanno puntato le armi contro, e stavo per aprire il fuoco quando il mio sergente mi ha fermato. Mi ha detto che erano nostri alleati, e che dovevamo lasciarli passare. Sono rimasti lì per qualche minuto, poi sono partiti e sono scomparsi nella notte.

Non ho mai più visto quei cassamortari, ma non li ho mai dimenticati. Mi chiedevo sempre chi fossero, cosa li avesse portati a diventare cassamortari. Erano davvero mostri, come dicevano tutti? O erano solo uomini, come me, che facevano il loro dovere? Non ho mai avuto la possibilità di scoprirlo, ma credo che la risposta sia semplice. I cassamortari sono uomini. Uomini che hanno paura, che hanno rabbia e che hanno dolore. Uomini che hanno famiglia e amici che li aspettano a casa. Sono uomini che fanno il loro dovere. Sono vittime della guerra, tanto quanto qualsiasi altro soldato. E sono degni del nostro rispetto.