I signori del tennis. Gianni Clerici




Purtroppo il grande tennis di una volta non c'è più, ma resteranno sempre i ricordi e le gesta dei grandi campioni che ne hanno fatto la storia. All'interno di questo gruppo di illustri personaggi, è d'obbligo citare l'icona Gianni Clerici, un uomo che ha vissuto per il tennis, non solo come giocatore ma anche come giornalista, commentatore e scrittore.
Una carriera all'insegna della passione
Classe 1930, Clerici nasce a Como e cresce in una famiglia di appassionati di tennis. A soli quattro anni inizia a giocare sui campi della Canottieri Lario e ben presto dimostra un talento naturale per questo sport. La sua carriera agonistica lo porta a raggiungere la finale degli Internazionali d'Italia nel 1953, ma è come giornalista e commentatore che Clerici diventa famoso in tutto il mondo.
La voce del tennis
Nel 1954 Clerici inizia a scrivere per la Gazzetta dello Sport e nel 1967 diventa il commentatore ufficiale degli Internazionali d'Italia, ruolo che ricoprirà per oltre trent'anni. La sua voce inconfondibile e il suo stile ironico e colto hanno accompagnato generazioni di appassionati, rendendolo una delle figure più amate e rispettate del tennis mondiale.
Un maestro della scrittura
Oltre al giornalismo, Clerici si dedica anche alla scrittura di libri sul tennis, diventando uno dei più prolifici e apprezzati autori in questo campo. Tra le sue opere più famose ricordiamo 500 anni di tennis, Il tennis facile e I gesti bianchi, un capolavoro che racconta le gesta dei più grandi campioni della storia del tennis.
Il riconoscimento internazionale
L'impegno e la dedizione di Clerici sono stati riconosciuti a livello internazionale. Nel 2006 viene inserito nell'International Tennis Hall of Fame, il massimo riconoscimento per i campioni del tennis. Inoltre, ha ricevuto numerosi premi e onorificenze, tra cui il Premio Bancarella Sport nel 2002 e il Premio Giornalistico Piero Dardanello nel 2003.
Un uomo d'altri tempi
Gianni Clerici è stato un uomo d'altri tempi, un maestro del tennis e della scrittura. La sua scomparsa, avvenuta nel 2022, ha lasciato un vuoto incolmabile nel mondo del tennis. Tuttavia, i suoi scritti e i suoi commenti resteranno per sempre un patrimonio prezioso per gli appassionati di questo sport.