Il Monte Cervino, con la sua iconica forma piramidale, è una delle montagne più affascinanti e temibili delle Alpi. Ma dietro la sua bellezza si nasconde un lato oscuro: le valanghe.
Il 18 gennaio 1991, una valanga travolse un villaggio vicino a Zermatt, uccidendo 12 persone. Fu una tragedia che scosse l'intera comunità.
Ho avuto modo di parlare con alcuni dei sopravvissuti di quella giornata. Mi hanno raccontato le loro storie, piene di terrore, coraggio e resilienza. Uno di loro, un uomo chiamato Peter, mi ha detto che stava camminando per la strada quando la valanga è crollata all'improvviso. È stato travolto dal muro di neve e ha pensato di morire.
Ma Peter è riuscito a sopravvivere aggrappandosi a un muro. Mi ha detto che ha sentito un forte rumore e poi tutto è diventato nero. Quando ha riaperto gli occhi, era sepolto sotto la neve. Ha lottato per liberarsi, ma non ci riusciva.
Poi, ha sentito una voce che gridava il suo nome. Era un amico che lo stava cercando. Insieme, sono riusciti a scavare un tunnel e a uscire dalla neve.
Peter è stato uno dei fortunati. Molti altri non sono riusciti a salvarsi. La valanga ha distrutto case, schiacciato auto e spazzato via gli alberi.
La tragedia di Zermatt è un promemoria dei pericoli delle valanghe. Queste imponenti ondate di neve possono colpire senza preavviso, spazzando via tutto ciò che incontrano.
Se avete intenzione di fare escursioni o sciare in montagna, informatevi sui pericoli delle valanghe e prendete le necessarie precauzioni. Tenetevi aggiornati sulle previsioni meteorologiche e rispettate i segnali di avviso di valanga.
Le valanghe sono una parte integrante del paesaggio alpino, ma non devono essere una minaccia per la nostra sicurezza. Con un po' di preparazione e buon senso, possiamo goderci le bellezze delle montagne senza mettere a rischio la nostra vita.