Il peccatore Shelton




Mi hanno sempre detto di non giudicare un libro dalla copertina, ma quando ho visto Shelton, ho dovuto ricredermi. Aveva un aspetto tale che avresti probabilmente attraversato la strada per evitarlo.

Era alto e magro, con i capelli lunghi e neri che gli arrivavano sulle spalle. La sua barba era incolta e gli occhi scuri erano infossati in un volto emaciato. Indossava vestiti logori e sporchi e aveva un odore che avrebbe stordito un cavallo.

Mi ha chiesto dei soldi e io ho esitato. Non volevo dargli niente, ma qualcosa nei suoi occhi mi ha fatto provare pena per lui. Gli ho dato qualche spicciolo e lui mi ha ringraziato con un sorriso triste.

Ho continuato a vedere Shelton in giro per la città nei giorni seguenti. Era sempre allo stesso posto, a mendicare monete. Ho iniziato a provare un mix di pietà e irritazione nei suoi confronti. Piuttosto che continuare a dargli soldi, ho deciso di scoprire la sua storia.

Ho chiesto in giro e ho scoperto che Shelton era un ex alcolista e tossicodipendente. Aveva perso tutto ciò che aveva a causa delle sue dipendenze e ora viveva per strada.

Quando ho saputo tutto questo, la mia prospettiva verso di lui è cambiata. Non era più solo un barbone, ma un essere umano che stava lottando contro i suoi demoni. Volevo aiutarlo, ma non sapevo come.

Un giorno, ho visto Shelton seduto su una panchina al parco. Mi sono avvicinato e mi sono seduto accanto a lui.

"Ciao, Shelton", ho detto.

Mi ha guardato con sorpresa.

"Ti ricordi di me?", gli ho chiesto.

"Sì", ha detto.

"Volevo solo farti sapere che mi dispiace per quello che stai passando", ho detto.

Ha sorriso.

"Grazie", ha detto.

Ci siamo seduti lì a parlare per un po'. Mi ha raccontato la sua storia e io gli ho raccontato la mia. Abbiamo parlato delle nostre vite, dei nostri sogni e delle nostre paure.

Quando è arrivato il momento di andare, mi ha stretto la mano.

"Grazie per avermi ascoltato", ha detto.

"Non c'è di che", ho detto. "Mi dispiace non poter fare di più."

"Va bene", ha detto. "Solo il fatto di parlarne mi ha aiutato."

Non ho più visto Shelton dopo quel giorno, ma non l'ho mai dimenticato. Mi ha insegnato che non si dovrebbe mai giudicare un libro dalla copertina. Dietro ogni persona, per quanto diversa o indesiderabile possa apparire, c'è una storia da raccontare.

E a volte, la storia più importante è quella che non viene mai raccontata.

 


 
 
 
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