Il Predatore




Cari lettori, benvenuti nel regno degli incubi, dove il terrore si annida nell'ombra e la preda diventa cacciatore. Oggi vi racconterò una storia che vi farà tremare le ossa e vi farà mettere in dubbio la realtà stessa.
Mi chiamo Luca, e sono un sopravvissuto. Ho visto con i miei occhi ciò che nessun essere umano dovrebbe mai vedere: una creatura dell'oscurità, un essere feroce e implacabile che caccia senza pietà.
Era una notte buia come la pece quando tutto iniziò. Ero in un campeggio con alcuni amici, sperando di trovare un po' di pace e tranquillità nella natura. Ma quella pace durò ben poco.
Sentimmo un rumore nella foresta, come il passo pesante di un animale grande. Ci guardammo intorno, chiedendoci cosa potesse essere. Fu allora che lo vedemmo, attraverso la nebbia della notte: una figura alta, oscura e minacciosa, dagli occhi rosso sangue che brillavano nel buio.
Corremmo per le nostre vite, terrorizzati da quello che avevamo visto. Ma la creatura era più veloce di noi, e ci raggiunse rapidamente. Uno dopo l'altro, i miei amici caddero, i loro corpi dilaniati senza pietà.
Io fui il più fortunato (o forse il più sfortunato). La creatura mi ferì gravemente, ma non mi uccise. Mi lasciò lì, a sanguinare nel buio, mentre si allontanava nella notte.
Condannato a morte, rimasi solo nella foresta, aspettando il mio inevitabile destino. Ma poi, proprio quando stavo per perdere la speranza, successe qualcosa di strano.
Dal profondo della mia mente, emerse un ricordo d'infanzia. Ricordai una leggenda che mi era stata raccontata da bambino, una leggenda su un antico spirito della foresta che proteggeva coloro che erano persi e in pericolo.
Disperato, invocai lo spirito, pregandolo di proteggermi. E nel momento in cui pronunciai quelle parole, accadde un miracolo.
La foresta si animò intorno a me. Gli alberi si chiusero, formando una barriera impenetrabile tra me e la creatura. La nebbia divenne così fitta che la creatura non riuscì più a trovarmi.
Riuscii a fuggire dalla foresta, portando con me le cicatrici fisiche ed emotive di quell'esperienza terrificante. Da quel giorno, non sono più stato lo stesso. Vivo nella paura costante che la creatura possa tornare, che possa reclamare il suo sacrificio.
Ma ho anche imparato una preziosa lezione: che anche nelle tenebre più profonde, c'è sempre una speranza. Che lo spirito della foresta è sempre con me, pronto a proteggermi da ogni pericolo.
Cari lettori, vi esorto a stare attenti nella foresta. Perché là fuori si annida un pericolo nascosto, un predatore che attende pazientemente la sua preda. Ma non abbiate paura. Lo spirito della foresta è sempre con noi, pronto a vegliare su coloro che sono in pericolo.