Mi sveglio a Ginevra una mattina presto, il sole filtra tra le tende e mi riscalda il viso. Mi affaccio alla finestra e mi go Mentre cammino verso la fermata del tram, noto un insolito assembramento di persone. Mi avvicino incuriosita e vedo un tram deragliato, sdraiato di fianco sui binari. I vetri sono in frantumi e c'è un forte odore di bruciato nell'aria. La gente intorno è in stato di shock, alcune persone piangono, altre stanno telefonando. Passano alcune ore prima che mi riprenda. Mi alzo e mi dirigo verso il centro città. Mentre cammino, penso alle persone che sono morte nell'incidente. Erano persone comuni, proprio come me. Avevano famiglie, amici e sogni. E ora sono scomparsi, lasciando un vuoto innumerevole nelle vite di coloro che li amavano. L'incidente del tram a Ginevra è stato un terribile promemoria della fragilità della vita. Ci può essere portato via tutto in un attimo. È importante apprezzare ogni momento che abbiamo con i nostri cari e vivere la vita al massimo. L'incidente del tram a Ginevra è stato un evento terribile, ma ha anche fatto emergere la migliore umanità di Ginevra. La città ha dimostrato che in tempi di crisi, la gente può unirsi e sostenersi a vicenda.
Mi sento male. Non riesco a credere che una cosa del genere possa essere successa a Ginevra, una città così sicura e tranquilla. Mi avvicino al tram e vedo i soccorritori che stanno tirando fuori i passeggeri dalle macerie. Alcune persone sono ferite, altre sono morte.
Sono sopraffatta dall'emozione. Non capisco come sia potuto succedere. Sono rimasta così colpita da questa tragedia che non riesco a continuare a camminare. Mi siedo su una panchina vicina e cerco di raccogliere i miei pensieri.
Dopo l'incidente, Ginevra è rimasta in lutto. Ma la città ha anche mostrato la sua forza e resilienza. La gente si è riunita per aiutare i feriti e le famiglie delle vittime. Sono stati allestiti centri di crisi e sono stati offerti supporto e consulenza alle persone colpite dalla tragedia.
Ora, ogni volta che passo davanti al luogo dell'incidente, mi ricordo le persone che sono morte e le sofferenze che hanno subito i loro cari. È un doloroso ricordo, ma è anche un promemoria per vivere ogni giorno al massimo.