Il Jobs Act è una riforma del mercato del lavoro italiano, approvata nel 2014. Il suo obiettivo è quello di rendere più flessibile e dinamico il mercato del lavoro, dando maggiore libertà alle aziende nella gestione dei dipendenti e favorendo la creazione di nuovi posti di lavoro.
Il Jobs Act introduce diverse novità, tra cui:
Il Jobs Act è stato oggetto di numerose critiche, in particolare da parte dei sindacati, che lamentano una eccessiva flessibilizzazione del mercato del lavoro e una riduzione dei diritti dei lavoratori. Tuttavia, il governo sostiene che il Jobs Act è necessario per favorire la crescita economica e la creazione di nuovi posti di lavoro.
È importante notare che il Jobs Act non ha abolito l'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, che tutela i lavoratori dai licenziamenti illegittimi. L'articolo 18 è stato oggetto di una lunga battaglia legale, e la Corte Costituzionale ha più volte ribadito la sua legittimità.
Il Jobs Act è una riforma complessa e controversa, che ha avuto un impatto significativo sul mercato del lavoro italiano. È ancora troppo presto per dire se gli effetti saranno positivi o negativi, ma è chiaro che il Jobs Act ha cambiato in modo profondo il rapporto tra aziende e lavoratori.