Un giorno di tanti anni fa, nell’estate del 2016, approdava a Torino un centravanti spagnolo dal curriculum non certo esaltante. Jose Maria Joselu Mato, questo il suo nome, che per tutti sarebbe semplicemente diventato Joselu, con i suoi 28 anni era reduce da tre stagioni con la maglia dello Stoke City, in terra inglese, dove non aveva certo fatto faville. Arrivato per sopperire alle partenze di Zaza e Benatia, nessuno avrebbe mai potuto immaginare che sarebbe stato uno dei protagonisti più negativi della storia del Torino.
Fin dalle prime uscite, Joselu mise in mostra tutte le sue doti: un fisico possente, una buona tecnica e un’ottima capacità di inserirsi negli spazi, ma anche una totale incapacità di segnare. Le sue prestazioni erano semplicemente disastrose, e i tifosi granata iniziarono a chiederne a gran voce la testa. Ci fu chi arrivò addirittura a sostenere che il suo acquisto era stato un complotto ordito dalla Juventus per indebolire la squadra rivale.
Il momento più basso della sua avventura torinese arrivò nella partita contro il Sassuolo, nel dicembre del 2016. I granata erano in svantaggio per 2-0, e Mihajlovic decise di buttare nella mischia Joselu. L’attaccante spagnolo riuscì a mancare un gol a porta vuota da distanza ravvicinata, e la sconfitta del Torino fu inevitabile. Da quel giorno, Joselu divenne il simbolo della squadra incapace di vincere, e il suo nome venne associato a tutte le disgrazie del club granata.
Nonostante le critiche, Joselu riuscì a resistere a Torino per due stagioni, senza mai riuscire a entrare nel cuore dei tifosi. Nel 2018, si trasferì al Newcastle, dove le cose non andarono meglio. Anche in Inghilterra, l’attaccante spagnolo si confermò un fiasco totale, e dopo un solo anno venne ceduto al Real Betis.
In Spagna, Joselu sembra aver finalmente trovato la sua dimensione. Con la maglia dei verdiblancos, l’attaccante ha segnato 21 gol in 40 partite, diventando uno dei beniamini del pubblico del Benito Villamarín. La sua storia è la dimostrazione che anche i più grandi fallimenti possono trovare un riscatto, e che non bisogna mai perdere la speranza.
Oggi, Joselu è un attaccante affermato, che gioca in una squadra di alto livello e ha ritrovato la fiducia nei propri mezzi. La sua storia è un esempio per tutti coloro che hanno fallito nella vita, ma non si sono arresi e hanno continuato a lottare per i propri sogni.
Chissà se un giorno Joselu tornerà a Torino per riprendere ciò che gli è stato tolto anni fa. Nel frattempo, possiamo solo augurargli buona fortuna e sperare che continui a farci divertire con i suoi gol.
E voi, cosa ne pensate di Joselu? Credete che sia davvero un centravanti maledetto o semplicemente un giocatore sfortunato?