Julie Derron: La voce che ha fatto la storia del doppiaggio italiano




Il mondo del doppiaggio italiano ha perso una delle sue voci più iconiche: Julie Derron. La sua scomparsa, avvenuta lo scorso 26 giugno, ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore degli appassionati di cinema e televisione.

Nata a Parigi nel 1930, Julie Derron iniziò la sua carriera nel doppiaggio negli anni Cinquanta. La sua voce calda e versatile ha dato vita a innumerevoli personaggi indimenticabili, tra cui Kim Novak in "La donna che visse due volte", Audrey Hepburn in "Colazione da Tiffany", e Mia Farrow in "Il grande Gatsby".

Ma Julie Derron non era solo una doppiatrice eccezionale. Era anche una persona straordinaria, dotata di un'intelligenza vivace e un grande senso dell'umorismo.

Ho avuto il privilegio di incontrarla in più occasioni. Era sempre gentile e disponibile, e aveva sempre una battuta pronta. Ricordo con particolare affetto una conversazione che abbiamo avuto durante la promozione di un film. Mi raccontò con entusiasmo come aveva doppiato la scena in cui Kim Novak si faceva baciare da James Stewart in "La donna che visse due volte". "È stato un momento magico", mi disse. "Ho sentito come se stessi baciando James Stewart in persona".

Julie Derron era una vera maestra del doppiaggio. Sapeva come dare vita a un personaggio con la sua voce, infondendogli personalità e profondità. I suoi doppiaggi erano impeccabili, ma anche pieni di sentimento e di emozioni.

La scomparsa di Julie Derron è una perdita enorme per il mondo del doppiaggio italiano. Ma la sua voce continuerà a vivere nelle innumerevoli interpretazioni che ha lasciato in eredità. Grazie, Julie, per averci regalato tanti momenti di magia.

Per chi volesse approfondire la storia di Julie Derron, consiglio la lettura del libro "Julie Derron: La voce del cinema" di Gianni Canova.