Sono nato e cresciuto a Torino, quindi per me la Juventus è sempre stata più di una squadra di calcio. E' una parte della mia vita, della mia città, della mia identità. Quando ero piccolo, andavo sempre allo stadio con mio padre, e ancora oggi, anche se vivo lontano, cerco di non perdere una partita in tv. La Juventus mi ha fatto vivere momenti indimenticabili, come lo scudetto del 2012 dopo il gol di Matri all'ultimo minuto, o la finale di Champions League del 2015, anche se poi non è andata come speravamo.
Ma la Juventus non è solo una squadra di calcio. E' anche un simbolo di unità e di orgoglio per la nostra città. Quando la Juve vince, tutta Torino festeggia, e quando perde, tutta Torino soffre. E' un legame indissolubile, che va oltre i risultati sportivi.
Negli ultimi anni, la Juventus è diventata una squadra sempre più forte, e ha vinto tanti trofei. Ma io non sono uno di quei tifosi che si esalta solo per le vittorie. Io amo la Juventus anche quando perde, anche quando gioca male. Perché la Juventus è più di una squadra di calcio. E' una parte di me, è la mia città, è la mia storia.
La Roma è una squadra che rispetto molto. E' una squadra storica, con una grande tradizione. Ma per me, la Juventus è qualcosa di speciale. E' la mia squadra, è la mia città, è la mia storia.