I romanzi di Kafka, come "La Metamorfosi", "Il Castello" e "Il Processo", sono caratterizzati da una forte componente surrealista e kafkiana, che consiste in una narrazione assurda e grottesca, in cui i personaggi si trovano ad affrontare situazioni paradossali e spesso angosciose.
Uno dei tratti distintivi della scrittura di Kafka è l'uso allegorico. I suoi personaggi e le sue trame rappresentano spesso temi più profondi come l'alienazione, la burocrazia oppressiva e l'ansia esistenziale.
"I suoi personaggi sono come marionette nelle mani di un burattinaio invisibile, che li muove secondo un disegno incomprensibile."La stessa vita di Kafka è stata segnata dall'isolamento e dalla solitudine. Soffriva di ansia cronica e ipocondria, e le sue relazioni con le donne furono spesso tormentate e infelici. Si dice che abbia bruciato molti dei suoi scritti poco prima di morire, nel tentativo di cancellare la sua eredità letteraria.
Nonostante la sua vita travagliata, le opere di Kafka continuano a ispirare e a interrogare i lettori di tutto il mondo. I suoi personaggi alienati e le sue situazioni paradossali ci aiutano a comprendere meglio le nostre stesse inquietudini e angosce esistenziali.
"Kafka è uno scrittore che non può essere ignorato o dimenticato. Le sue opere sono come un faro nella notte, che illumina i recessi più oscuri della nostra anima."