Qualche anno fa, mi è stata diagnosticata una malattia cardiaca genetica. La notizia mi ha colpito come un fulmine a ciel sereno, sconvolgendo la mia vita e trasformando il mio orizzonte temporale da un'infinita possibilità a un orologio che ticchetta senza sosta.
All'inizio, ho vissuto in uno stato di terrore e incertezza. Il pensiero di morire prematuramente mi perseguitava costantemente, avvelenando ogni momento di gioia e felicità.
Ma poi, qualcosa è cambiato. Ho iniziato a scrivere della mia esperienza. Ho scritto della mia paura, del mio dolore e della mia speranza. E mentre scrivevo, ho trovato una sorta di pace. Scrivere mi ha permesso di dare un senso al caos, di trovare un ordine nel disordine.
Scrivere della morte mi ha aiutato a confrontarmi con la mia mortalità. Mi ha costretto ad affrontare le mie paure e ad accettarle. Ho imparato che la morte non è qualcosa da temere, ma piuttosto una parte naturale della vita.
Scrivere del morire mi ha anche aiutato a trovare un nuovo scopo nella vita. Mi ha ispirato a dedicare il mio tempo e la mia energia a ciò che conta davvero. Ho lasciato il mio lavoro per diventare una scrittrice a tempo pieno. Volevo condividere la mia storia nella speranza di aiutare gli altri a trovare conforto e speranza di fronte alla propria mortalità.
Scrivere del morire mi ha salvato la vita. Mi ha dato un senso di scopo e mi ha aiutato ad accettare la mia condizione. So che il mio tempo è limitato, ma non mi fa più paura. Ora vivo ogni giorno al massimo, sapendo che ogni momento è prezioso.
Se anche tu stai lottando contro la paura della morte, spero che la mia storia possa ispirarti. Non sei solo. Ci sono persone che ti capiscono e vogliono aiutarti. Non hai bisogno di affrontare tutto questo da solo.
Scrivi della tua esperienza. Condividi la tua storia. Aiuta gli altri a trovare conforto e speranza. E soprattutto, non aver paura di vivere la tua vita al massimo.